Intarsio dentale

L’intarsio è un restauro che ha lo scopo di proteggere il dente dalle forse occlusali, quindi dalla frattura, quando la corona è troppo distrutta a seguito di una carie. Successivamente alla rimozione della carie verrà fatta un’impronta usata poi dall’odontotecnico per fabbricare in laboratorio, in ceramica o in resina, l’intarsio che, durante il secondo appuntamento, verrà cementato.
Esistono due tipi di questi restauri: l’onlay (che copre solo parte della superficie con la quale si mastica) oppure overlay (che invece la copre tutta).
Un intarsio viene eseguito quando una semplice otturazione non basta a proteggere il dente, ed è particolarmente suggerito eseguirne uno quando la frattura o carie impegnano più di una cuspide del dente su molari e premolari, quando si va a sostituire una grande otturazione un amalgama, per coprire un dente devitalizzato e nel caso le pareti del dente siano molto sottili.

Come viene fatto un intarsio?

Servono due appuntamenti, come menzionato all’inizio. Si procederà in questo modo:
-anestesia
-isolamento con diga
-rimozione della carie
-rifinitura delle superfici
-applicazione di adesivo
-applicazione di materiale composito per ricostruire il dente (eseguo del build-up)
-impronta del build up
-aggiunta di materiale provvisorio

Nel secondo appuntamento, dopo circa 4/5 giorni, si procederà con:
-anestesia
-isolamento con diga
-rimozione del provvisorio e prova dell’intarsio
-applicazione di adesivo e cementazione dell’intarsio
-lucidatura
-controllo dell’occlusione

Tra i due appuntamenti è bene non mangiare cibi troppo duri o gommosi per non andare in contro al rischio di rottura o scementazione del provvisorio.

Dente preparato

Intarsio cementato

Progettazione 3D al computer