Con “intercettiva” si intendono tutte le terapie mirate a individuare precocemente e curare problemi di crescita delle ossa e allineamento dei denti che in futuro possono portare a malocclusione nella dentatura permanente.
Esistono tre tipi di “classi” di chiusura della bocca:
1- la prima classe è quella corretta, ovvero quando i denti superiori sono più esterni di quelli inferiori a bocca chiusa
2- la seconda classe invece quando la mandibola è spostata più indietro rispetto alla mascella
3- la terza classe è l’opposto della seconda, quindi la mandibola è troppo spostata in avanti
Morso crociato:
Come abbiamo detto in una situazione normale i denti superiori coprono, quindi sono più esterni, i denti mandibolari, ma un palato stretto è causa di morso crociato, ovvero i denti inferiori sono più esterni di quelli superiori. Se identificata precocemente questa patologia può essere risolta con molta più semplicità quando il paziente è ancora bambino guidando letteralmente la crescita delle ossa e guarendo il morso crociato. Se non intercettata in tempo invece il bambino crescerà con la mandibola deviata e il mento sarà spostato lateralmente anziché essere centrato.
Diastema:
Con questo termine si indica uno spazio tra un dente e l’altro.
Agenesia:
Letteralmente vuol dire “nascita mancata” e con questo termine si indica un dente definitivo che non è mai cresciuto.
Affollamento:
Con questo termine si indica una mancanza di spazio per l’allineamento di tutti i denti e questo provoca accavallamenti tra di loro.
Si possono raddrizzare i denti anche se questi sono ancora da latte? Certo.
Gli apparecchi funzionali ed ortopedici servono proprio a guidare la corretta crescita delle ossa in modo che a crescita ultimata i denti siano ben allineati.
Al posto dell’apparecchio, per i pazienti tra i 6 e i 10 anni, esiste anche un trattamento chiamato “invisalign first” che, attraverso delle mascherine trasparenti, guida la crescita delle ossa e dei denti procurando lo spazio necessario per i denti definitivi. È meno ingombrante dell’apparecchio mobile ed evita i problemi legati alla rottura di fili o parti metalliche.
Il trattamento dura dai 12 ai 18 mesi e si conclude con una fase di contenzione per mantenere gli spazi prodotti per i futuri denti permanenti. Una volta cambiati tutti i denti verrà valutata l’occlusione per vedere se un ulteriore trattamento ortodontico è necessario oppure no.